Non c'è pensatore, artista o scienziato che non abbia sentito il bisogno di riferire il senso di mancanza che attiva la domanda del soggetto umano a un "deficit" dell'amore "primario", materno. Irigaray ha ragione quando segnala l'aspetto regressivo del ritorno alla madre che ha percorso il femminismo, ma sbaglia o s'illude quando crede che sia possibile un definitivo superamento della coazione a cercare la "cosa" che non abbiamo ricevuto dalla madre anche se tale coazione si incarna nel corso della vita in molte forme diverse non sempre riferibili direttamente alla madre dei soggetti coinvolti.
M. Fraire, "Una madre non è mai tutta", 2013.